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Martedì, 12 Dicembre 2023 20:17

Pacchi al Bennet

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Mercoledì, 06 Settembre 2023 21:38

Ripresa raccolta abbigliamento

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Mercoledì, 22 Gennaio 2020 23:28

Tazze solidali

 

Stufi delle solite tazzine? In crisi per i regali di Natale? Ci pensiamo noi e ricordate: È sempre il momento giusto per fare la cosa giusta!

Così recitano le nostre tazze, pensate per iniziare con grinta la giornata e ridurre lo spreco di plastiche monouso.

Tenete le tazze solidali sempre accanto voi, a casa durante la colazione o in ufficio, decoratela con piantine, utilizzatela come portapenne: insomma, regalatevela e regalatevi un gesto d'amore.

Con un piccolo gesto, farete contenti i vostri amici, voi stessi, mamma e papà e... sosterrete le attività che svogliamo sul territorio 365 giorni all'anno.
Basta una piccola offerta: 7 euro.

La tazza "motivazionale" arriverà da voi completa di scatola: un gesto di solidarietà durevole nel tempo che vi ricorderà ogni giorno che siete parte del lavoro che svolgiamo per chi è meno fortunato.
Grazie di cuore, da tutti noi.

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Lunedì, 09 Dicembre 2019 22:26

Charity shop, l'acquisto che fa bene

 

Sabato 14 dicembre apre il primo charity shop di Brugherio: presso la nostra sede in via Oberdan 83, dalle 16:00 alle 18:00 è possibile acquistare capi di abbigliamento nuovi, mai usati, donati da alcuni commercianti!

Il ricavato servirà a sostenere le nostre attività di Croce Rossa a favore dei più vulnerabili, in particolare ci aiuterà ad acquistare capi di abbigliamente che non è possibile ricevere tramie donazioni, come intimo, scarpe, abbigliamento per neonati. Da tempo infatti Croce Rossa Italiana - Comitato di Brugherio raccoglie donazioni, da privati e da aziende, di materiale di vario genere, soprattutto abbigliamento e giocattoli. 

Non è possibile distribuire tutto ciò che riceviamo alle 75 famiglie del territorio che aiutiamo, a volte abbiamo più capi in disavanzo, altre volte, invece, abbiamo bisogno di indumenti che difficilmente riceviamo in donazione.

Da qui l'idea del charity shop: offrire ai cittadini prodotti nuovi, di qualità, donati dai nostri sostenitori, e finanziare le attività dedicate alle famiglie in difficoltà del territorio.

 

L'ingresso è libero e aperto a tutti.

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Mercoledì, 20 Novembre 2019 22:39

Insieme per la CRI - Live NO.TA

 

Mercoledi 4 dicembre Bundalinda e Croce Rossa di Brugherio uniscono le loro forze per raccogliere fondi per sostenere le attività sul territorio verso i vulnerabili.

Un acustico dei No.Ta rock band brugherese, un live super per tutti i brugheresi a cui chiediamo un piccolo sforzo per dare una mano a chi è in difficoltà, tutto il ricavato sarà utlizzato per sostenere le nostre attività sul territorio.

Ingresso Gratuito

Bunda e CRIBru insieme per una serata di solidarietà, impossibile mancare!

Ore 21 presso Bundalinda - via San Domenico Savio 23 - Brugherio

 

 

nota

 

 

 

 

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Martedì, 19 Novembre 2019 21:19

La tazza pensata da CRIBru

 

Stufi delle solite tazzine? In crisi per i regali di Natale? Ci pensiamo noi e ricordate: È sempre il momento giusto per fare la cosa giusta!

Così recitano le nostre tazze, pensate per iniziare con grinta la giornata e ridurre lo spreco di plastiche monouso.

Tenete le tazze solidali sempre accanto voi, a casa durante la colazione o in ufficio, decoratela con piantine, utilizzatela come portapenne: insomma, regalatevela e regalatevi un gesto d'amore.

Con un piccolo gesto, farete contenti i vostri amici, voi stessi, mamma e papà e... sosterrete le attività che svogliamo sul territorio 365 giorni all'anno.
Basta una piccola offerta: 7 euro.

La tazza "motivazionale" arriverà da voi completa di scatola: un gesto di solidarietà durevole nel tempo che vi ricorderà ogni giorno che siete parte del lavoro che svolgiamo per chi è meno fortunato.
Grazie di cuore, da tutti noi.

 

Dove trovare le tazze solidali

> Erboristeria Domenici - via S. Maurizio al Lambro 163, Brugherio

> Pasticceria Salvioni - via P. Cazzaniga 40, Brugherio

> Oltre l'Idea - via Tre Re 19, Brugherio

> Bundalinda - via S. Domenico Savio 23, Brugherio (dal 4 dicembre)

> Centro Commerciale Bennet - viale Lombardia 264, Brugherio (30 novembre, 1 dicembre, 6-7-8 dicembre e dal 14 al 24 dicembre dalle 10 alle 19)

 

Oppure potete prenotarle a gift@cribrugherio.org

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Domenica, 22 Settembre 2019 10:27

Comunicato

 

Qui di seguito la dichiarazione in merito al ricorso presentato per l'esclusione dalla gara di appalto per il servizio di trasporto sociale.

 

«Croce Rossa Italiana Comitato di Brugherio prende atto di quanto le viene riferito, mantenendo stima e rispetto verso il Comune di Brugherio di cui è sempre interlocutore. La questione è però ancora sub-judice, soprattutto poiché Croce Rossa Italiana ed il suo personale sono in possesso di ogni requisito per operare tale servizio sul territorio nazionale, e ritiene dunque prematuro discuterne, tanto più sui giornali, analogamente a quanto si era deciso di fare anche dopo il primo provvedimento cautelare favorevole di agosto. Possiamo però certamente anticipare che, visto il rapporto risalente con l'Ente comunale nonché quello con la comunità e gli utenti di Brugherio, siamo molto dispiaciuti per l'interruzione del servizio in questione. Faremo inoltre di tutto affinché l’attuale mancata assegnazione di tale servizio a Croce Rossa Italiana non comprometta alcuna posizione lavorativa in essere.»

 

Brugherio, 19/09/2019

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Mercoledì, 18 Settembre 2019 20:46

CRIBru al fianco dei più deboli

 

Continua il lavoro dei volontari di Brugherio, costantemente impegnati a fianco dei più vulnerabili. 

Ogni mese sosteniamo ben 80 famiglie brugheresi in difficoltà: oltre 250 persone contano sul nostro aiuto per poter mangiare.

Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti per preparare il pacco mensile da distribuire alle famiglie bisognose.

 

Prosegue l'impegno settimanale nell’assistenza ai senza dimora e a chi vive in condizioni di indigenza, attraverso diverse attività di aiuto e assistenza, come l’Unità di Strada e la distribuzione di viveri e vestiario.

Per aiutare i senza dimora,abbiamo bisogno di SCARPE SPORTIVE da uomo e INTIMO maschile, nuovi e usati in buono stato - potete donarle in sede tutte le sere dopo le ore 20.

 

Aiutarci è semplice, ecco i prossimi impegni a favore dei più deboli:

> sabato 28 settembre dalle 9 alle 19.30 - Raccolta Alimentare presso il centro commerciale Bennet di Brugherio - alimenti a lunga conservazione e prodotti per l'infanzia

> sabato 5 ottobre dalle 9 alle 13 - Raccolta Intimo Maschile presso il mercato di Brugherio (ora via XXV aprile e via Kennedy) - in collaborazione con gli ambulanti si potranno acquistare prodotti fine serie a prezzi solidali.

 

È un piccolo aiuto, ma fa la differenza per chi si trova in forte difficoltà!

 

 

 

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Arriva in sede sorridente Massimiliano – per tutti Max –, la sera concordata per questa chiacchierata. Ha da poco compiuto trent'anni anni di presenza in comitato – trent'anni da soccorritore, autista, consigliere e molto altro – e ha celebrato questa ricorrenza con una partecipazione alla fiaccolata di Solferino armato di divisa completa: neanche il caldo lo ha fermato dall'affermare, davanti a migliaia di volontari provenienti da tutto il mondo, il suo legame con Croce Rossa.

Ma andiamo con ordine: trent'anni di Croce Rossa, dicevamo, tutti trascorsi a Brugherio e che hanno preso forma dalla curiosità di un adolescente, che nel 1989 si trovava a passeggiare per la città con il suo papà: «Stavo facendo un giro con mio padre per le strade di Brugherio quando ci siamo trovati a passare in via Italia, dove allora aveva sede la Croce Rossa. Ho visto il comitato e ho pensato che mi sarebbe davvero piaciuto provare a fare il volontario, così sono entrato e mi sono iscritto al corso. Durante il mio primo anno e mezzo non ho potuto fare altro che il centralino non essendo ancora maggiorenne, ma in seguito ho iniziato a uscire in ambulanza e a svolgere diverse attività, come l'accompagnatore della guardia medica e il responsabile della logistica, servizio per cui richiedevano l'aiuto degli studenti universitari per via degli orari flessibili necessari alla ricarica delle bombole e all'organizzazione del materiale sanitario».

I trent'anni di servizio Max li ha compiuti il 13 maggio 2019, giorno del suo ingresso ufficiale in Croce Rossa con il superamento dell'esame da volontario, eppure – nonostante lo scorrere del tempo – ricorda ancora i sui primi servizi, un uomo che doveva essere sottoposto a dialisi per quanto riguarda i trasporti e una signora anziana vittima di malore poco tempo dopo, già in veste di soccorritore.

«A dire la verità ho bene impresso anche il ricordo del servizio più impressionante a cui abbia partecipato, quello di una signora che ha purtroppo perso la vita a causa di un incidente con un camion, ma con lui non dimenticherò mai neanche quello più bello, che ancora oggi mi emoziona: avevo accompagnato il medico di turno a visitare Luca, un bambino disabile costretto sulla sedia a rotelle. Sono passati vent'anni, eppure ho il suo sorriso chiaro in mente come fosse ieri».

 

Avendo cominciato il suo percorso in Croce Rossa così tanto tempo fa, Max ha avuto anche a che fare con gli imprevisti di ogni "inizio": nuovi strumenti, procedure da collaudare, organizzazione delle tempistiche. Sono passati ormai una decina d'anni da quando il comitato è stato fornito del primo DAE, e allora non tutti sapevano utilizzarlo, solo chi era certificato ne aveva le competenze.
«Una sera – ci ha raccontato – in sede è arrivato un uomo dopo una partita di calcetto, cercava il medico perché non si sentiva bene: ha avuto un arresto poco dopo, il medico è riuscito a fermare in tempo l'ambulanza che stava uscendo per un servizio. Io stavo andando a casa, avevo i figli piccoli quindi facevo turni solo serali, ho dovuto prendere il DAE nell'armadio e utilizzarlo per recuperare l'uomo, quasi non sapevamo ancora come funzionasse, ho dovuto richiamare alla mente quel poco che ci avevano detto delle procedure».

 

Tanti anni come soccorritore, quindi, ma non solo, perché Max ha ricoperto anche diversi ruoli dirigenziali, come ci ha raccontato: «Sono stato caposquadra, delegato di area 3, ho fatto parte della Protezione Civile di Croce Rossa e del consiglio direttivo del comitato: si è trattato di un'esperienza faticosa perché imponeva di mettere insieme tante teste e di coordinarle, alla fine non siamo arrivati a termine del mandato a causa di diversi dissapori, ed è stato il momento in cui ho lasciato tutte le attività dirigenziali per tornare a fare quello che all'inizio mi aveva spinto e motivato: il volontario. Alla loro nascita mi sono anche occupato dei Pionieri (quelli che oggi sono i "giovani", ndr), guidandoli fino alla nomina del loro primo commissario». Sarà in ricordo della sua esperienza come responsabile dei giovani che Max è stato anche autista del doposcuola: «Conoscevo un ragazzo che lo frequentava, e che in seguito è diventato volontario di Croce Rossa: credo che questo mi abbia spinto a volermi occupare del servizio».

Anni di dedizione che gli hanno permesso di vedere crescere il comitato e trasformarsi da una piccola realtà a qualcosa di più strutturato: «Ho visto cambiare il comitato, prima eravamo in 40, oggi siamo tantissimi e svolgiamo moltissime attività. Dal punto di vista tecnico i soccorritori sono molto più preparati, una volta uscivamo senza nessun presidio, giusto telo e coperta, poi piano piano abbiamo introdotto l'ambu e ce lo portavamo sempre su in casa. Da quando è nato il 118, poi, le procedure sono molto più definite».

 

Tante scelte di vita e tanti cambiamenti, ma una cosa è rimasta la stessa: il comitato scelto.
Non hai mai pensato di spostarti da Brugherio? «Questa sede è molto più grande e comoda rispetto a quella in cui ho iniziato, quindi ci sono stati soprattutto miglioramenti da allora, inoltre mi son sempre trovato bene con tutti, perciò non ho mai preso in considerazione la possibilità di passare altrove. Dopo l'esperienza faticosa da consigliere ho in effetti pensato di mollare tutto e lasciare la CRI, ma poi ho scelto di mettere da parte solo quel ruolo e di restare come volontario: questo mi ha dato modo di "tornare alle origini" e di apprezzare nuovamente il lato positivo del far parte di questo mondo. E questo mondo, per me, è qui a Brugherio, dove ho conosciuto tantissime persone: stare con la gente mi piace, ed è qualcosa che non cambierei nemmeno oggi. Nel corso degli anni, ovviamente, avrei avuto più volte la possibilità di passare non solo ad altri comitati ma proprio ad altre associazioni: non l'ho mai voluto perché Croce Rossa fa parte di una grande realtà, non locale ma internazionale; mi regala la soddisfazione di fare parte di un'idea condivisa di aiuto agli altri. Croce Rossa è aperta a tutti e a tutte le idee, chiede solo di condividere i sette principi come punti cardine, ma non discrimina e non limita le personalità di chi decide di farne parte».

 

Un mondo che ha dato forma a tutta la sua vita, a partire dalla sfera famigliare: infatti Max ha conosciuto sua moglie proprio qui, molti anni fa, nella vecchia sede; è diventata volontaria qualche anno dopo di lui e lo è rimasta per 10 anni, sposandolo e condividendo con lui il desiderio di offrirsi agli altri.

 

Si è trattato insomma di un percorso lungo, a tratti sicuramente faticoso, ma che lo ha anche molto arricchito – e non solo a livello sentimentale: «Per molti anni ho fatto il monitore di CRI, cioè tenevo i corsi di primo soccorso alla popolazione, ed essendo studente li tenevo principalmente nelle scuole medie. Allora ero molto timido e riservato, e per svolgere questa attività mi è stato insegnato come parlare in pubblico e come esporre le regole alle persone, come preparare le lezioni e gestire le domande: tutto questo mi è servito allora e mi serve ancora oggi nel mio lavoro».

Poi scherza: «In effetti, un lato negativo nel mio aver scelto di diventare volontario c'è stato: mi sarei laureato decisamente prima se non avessi fatto tutti quei turni!».

 

Max ha ricevuto dal comitato due medaglie, in occasione dei suoi primi 15 e 30 anni di servizio: nel secondo caso, la consegna della benemerenza – accompagnata da un attestato – è avvenuta a sorpresa, durante la festa del comitato, per celebrare insieme a tutti i colleghi quest'occasione speciale, a trent'anni dalla decisione di quel ragazzino che ancora non sapeva di essere in procinto di intraprendere un percorso che avrebbe condizionato tutta la sua vita: «Per me è stato importante iniziare a fare il volontario, perché ero molto giovane ed è stata la prima attività che mi sono scelto io: si è trattato della mia prima decisione autonoma, slegata da ogni conoscenza».

Una vera e propria scintilla, quella accesasi in Max quel 13 maggio di trent'anni fa, che ancora oggi fatica a spegnersi, come la fiaccola che questo giugno ha portato per i chilometri che separano Solferino da Castiglione delle Stiviere, per celebrare con tutto il mondo un amore destinato a durare.

Pubblicato in Vita da CRIBru
Mercoledì, 13 Febbraio 2019 22:44

Il nostro amore continua in CRIBRU

 

40 anni passati assieme, fianco a fianco, amandosi giorno dopo giorno.

Lino ed Errichetta hanno deciso di trasformare il loro amore in qualcosa di più grande, intraprendendo assieme un’esperienza di volontariato che ha contribuito ad arricchire ancora di più la loro vita.

Da allora la Croce Rossa è parte integrante della loro quotidianità, e loro, come coppia che svolge i servizi insieme, sono diventati simbolo di un amore che va ben oltre le fedi nuziali.

«Impiegare il tempo libero a oziare non è mai stato nella nostra ottica, abbiamo sempre avuto bisogno entrambi di muoverci e di “fare”. Così siamo arrivati in CRI… per caso». Inizia così la storia del percorso che ha portato Lino ed Errichetta alle porte di CRIBru, nel marzo 2012.

«Abbiamo iniziato con la frequenza al corso base per volontari, che abbiamo intrapreso spinti dalla voglia di scoprire cosa si facesse in una realtà come quella di Croce Rossa. – ci ha raccontato Lino – La nostra idea era quella di mettere a disposizione il nostro tempo libero per aiutare le persone in difficoltà sotto tutti gli aspetti. Abbiamo da subito provato i vari servizi nell’ambito del sociale, provando emozioni diverse ma sempre molto forti. Poi, nel 2013, è entrata a far parte del grande mondo CRIBru anche nostra figlia Manuela. Abbiamo trovato una grande famiglia che, pur tra le diverse problematiche che ogni comitato può avere, ci ha accolto e sostenuto nelle difficolta incontrate, soprattutto all’inizio; abbiamo incontrato altre coppie che, come noi, avevano sentito il bisogno di condividere questo “mondo”. Ci sono state anche delle difficoltà, perché non sempre è tutto facile! anche adesso, dopo 7 anni, non sempre è facile saper gestire le proprie emozioni! È stato bello iniziare insieme questo percorso poiché ci ha permesso di condividere diverse situazioni e ci ha fatto crescere nella consapevolezza di poter fare qualcosa di utile».

Una vita insieme anche sul fronte lavorativo: «Per 15 anni abbiamo fatto i dirigenti di una società di calcio femminile; dopo, abbiamo iniziato insieme un corso in Protezione Civile e, durante un servizio a una festa a Brugherio, ci siamo avvicinati a un banchetto della CRI. È così che abbiamo scoperto che non è solo ambulanza, ma tanto altro» ci ha raccontato Errichetta. Poi, una decisione che è stata quasi naturale: «Ne abbiamo parlato e, con ancora molti dubbi, abbiamo lasciato la Protezione Civile e partecipato al corso decidendo di approcciare solo i servizi sociali. Lu (e così che Errichetta chiama Lino, ndr), in seguito, è entrato a far parte anche della sala operativa locale per le emergenze. Spesso ci chiedono perché facciamo tutto insieme... Non saprei, forse perché ognuno di noi vive le situazioni con la propria sensibilità, e quello che coglie uno può sfuggire all’altro».

Un grande amore per il sociale, che li ha conquistati già dall'inizio: «Il nostro primo servizio di Unità di Strada resterà indimenticabile: siamo tornati a casa all'una di notte, ci siamo guardati intorno e abbiamo visto le cose che ci circondavano con altri occhi. Può sembrare banale, ma effettivamente ci si rende conto di quanto si possiede; siamo andati a dormire alle 4, avevamo tante cose da dirci, le sensazioni diverse, le difficoltà provate nell’approccio agli utenti. Lui è più “spigliato” e riusciva a dialogare, mentre io ero completamente bloccata dall’emozione. Le stesse sensazioni le abbiamo provate con i servizi nelle case di riposo, durante i quali Lu balla, canta e fa divertire, mentre a me basta tenere per mano i nostri nonnini e ascoltarli».

L'esperienza in Croce Rossa, inoltre, ha permesso loro di scoprire nuovi lati di sé: «Banchetti, raccolta fondi, raccolta alimentare... attraverso questi servizi le cose si sono capovolte: Lu è diventato più timido, mentre io ho iniziato a coinvolgere le persone e mi sono dimostrata una gran chiacchierona». Un comitato che è un toccasana anche per la mente, come ci ha raccontato lei: «A volte mi capita di essere un po’ a terra per problematiche varie, ma se ho un servizio CRI ricarico le batterie e torno a casa pronta ad affrontare le situazioni. Da un anno pensionati (coincidenze? Anche in pensione lo stesso anno!), continuiamo i nostri servizi e possiamo viverli anche con più tranquillità. In ufficio come in CRI, Lu viene un po’ definito "il santo": lui, così calmo, che sopporta questa moglie brontolona e vulcanica; spesso paragoniamo il nostro “modus vivendi tutto-insieme” a un’orchestra: io posso anche esserne il direttore, ma l’orchestra è lui, e l’uno senza l’altra avrebbe difficoltà a esistere».

Pubblicato in Vita da CRIBru